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Anno: VIII: 2012/2013
Numero: 36
del 23-03-2013
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Le catechesi di Quaresima
Autore/i:
Don Federico Angelone

Il prossimo 21 febbraio, con il Rito della imposizione delle Ceneri sul nostro capo, la Chiesa ci ricorderà che inizia la Quaresima, tempo propizio per prepararci con fede a celebrare, l?8 aprile, la Pasqua di Risurrezione di nostro Signore Gesù Cristo. Come pensiamo di vivere questo periodo di quaranta giorni?

Il Parroco, Padre Candido, tenendo presente che il Concilio Vaticano II ha detto: ?Si promuova la Sacra celebrazione della Parola di Dio, in preparazione alle feste più solenni, come l?Avvento e la Quaresima? (Sacrosantum Concilium 35,4), ci invita a partecipare alle ?Catechesi sulle Letture della Domenica?.

   Questa partecipazione ci permetterà di scoprire la serenità, la gioia e la fiducia che nascono in noi dalla conoscenza della Parola di Dio e dalla celebrazione eucaristica pienamente partecipata e vissuta.

Le catechesi saranno svolte nei sei lunedì che precedono le domeniche di quaresima, ad iniziare da lunedì 19 febbraio, subito dopo la celebrazione eucaristica serale.

Il cammino che ci presenta la Parola di Dio è molto profondo, ricco e bello; dobbiamo interiorizzarlo, farlo nostro, viverlo.

In questo anno liturgico (anno C), di domenica in domenica seguiremo il Vangelo di San Luca, tranne alla V domenica in cui ci verrà proposto, dal Vangelo di San Giovanni, il racconto della ?donna perdonata? da Gesù (l?adultera).

Per ora diamo uno sguardo di insieme alla Liturgia della Parola in attesa di ascoltare con fede quanto le letture ci proporranno, e come fecero i discepoli, anche noi mettiamoci in cammino, al seguito di Gesù, che sale decisamente verso Gerusalemme (Lc 9,51).

 

La liturgia della Parola, infatti, ci propone un cammino di riconciliazione che culminerà nella celebrazione della Pasqua.

 

· Il primo passo nel nostro cammino di conversione e di riconciliazione consiste nel riconoscere Dio come hanno fatto Israele e Gesù nel deserto. Le letture della prima domenica ci invitano, infatti, a riconoscerci ?dipendenti? da Dio, legati a Dio che ci è Padre, affinché la sua Parola, cioè Gesù -Verbo di Dio- sia vicino a noi e possa ?prendere dimora nel nostro cuore?. Potremo vivere la nostra vita serenamente e con gioia, potremo superare le molte tentazioni che essa ci presenta  perché saremo capaci di imitare Gesù che, nel deserto, dopo quaranta giorni di digiuno, supera e vince le tentazioni del diavolo.

 

· Le letture della II domenica di quaresima ci invitano, ci esortano e ci spronano ad imitare coloro che mettono in atto ?le opere della fede?, per essere anche noi ?trasfigurati?, con Gesù e come Gesù, ed essere in grado di aiutare ogni essere umano che guarda il nostro modo di vivere a riconciliarsi con Cristo per diventare ?uomo nuovo?.

 

· La liturgia della Parola della terza domenica ci presenta Dio che si rivela in tutto il suo splendore e fa sviluppare la nostra fede e speranza nella misura in cui cresce la nostra carità. Dio, che invia Mosè agli Israeliti in Egitto per liberarli dalla schiavitù, ci aiuta a comprendere che la nostra vera liberazione si attua in Gesù che ci chiama a conversione. Siamo invitati a non essere ?fichi sterili? e, anche, ad essere intercessori, presso Dio, per i nostri fratelli che per vari motivi ancora non producono frutti di amore.

 

· Se abbiamo fin qui seguito con umiltà e fiducia il cammino indicato dalla liturgia della Parola, e abbiamo accolto l?invito a convertirci dai nostri comportamenti egoistici, egocentrici ed irresponsabili,  la Liturgia della IV domenica ci dice che siamo come il ?figlio prodigo? che, fuggito dalla casa del padre, pentito e con buoni propositi, vi fa ritorno.
È Cristo che per mezzo della sua Parola e dello Spirito Santo ci riconcilia con il Padre e ci introduce nella sua casa. Come Israele entrò nella Terra promessa, ne mangiò i frutti e celebrò la Pasqua, anche noi, cresciuti
nell?amore e nella preghiera, celebreremo con gioia la Pasqua del Signore Gesù e ne mangeremo i frutti: il Corpo e il Sangue del Redentore.

 

· La Liturgia della V domenica ci dice che Dio compie una cosa nuova in noi. Per il nostro conformarci a Cristo il Padre ci assicura il perdono dei nostri peccati passati, li dimentica, li distrugge. E il tentatore che, con le sue malie ci aveva condotti sulle false strade della autorealizzazione, sarà sconfitto dalla presenza di Gesù accanto e dentro di noi. Possiamo rialzarci dallo stato di prostrazione in cui eravamo stati precipitati e Gesù rivolgerà anche a noi, come alla donna adultera, l?invito: ?Va? e non peccare più?.

 

· Giunti al seguito di Gesù alla domenica delle palme e della Passione del Signore, ora possiamo vivere con Lui quei momenti che le letture e il salmo di questa domenica ci propongono. Gesù è il vero Servo di Iahvè, colui che in tutta la sua vita, che ora viene insidiata dai potenti di turno, si è comportato facendo la volontà del Padre suo e Padre nostro. Entrato in Gerusalemme cavalcando un asinello e acclamato dalla folla, Egli si prepara a soffrire volontariamente e consapevolmente la sua passione. Durante l?Ultima Cena, istituisce l?Eucaristia che è il ?suo Corpo dato, e il suo Sangue versato? per noi e per la nostra salvezza, ed è nostro Cibo per la vita eterna.

 

Abbiamo seguito il Signore, abbiamo accolto con gioia il dono dell?Eucaristia, condiviso le sue sofferenze, gli insulti, gli sputi, gli scherni durante il ?finto processo?. Ci siamo sentiti vicini e solidali con il Cirenèo e con il Buon Ladrone.

Ora, durante la ?Settimana santa?, ci prepariamo con fede gioiosa a rinnovare i nostri impegni battesimali nella notte pasquale per ?fare il nostro passaggio? alla vita nuova in Gesù Risorto, per la gloria del Padre, nell?unità dello Spirito Santo, nel Giorno della Pasqua di Resurrezione del Signore.

A tutti auguro di cuore un buon cammino quaresimale.

 

 

 


08-02-2007

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