L’
esperienza è il sale della vita, infatti, senza di essa si cresce poco e male.
Il gruppo giovani e giovanissimi della parrocchia SS. Rosario è stato costruttore di un ponte di amicizia con ragazzi e ragazze che hanno vissuto in pochi attimi una tragica esperienza di vita e di morte “Il terremoto dell’Abruzzo”.
L’estate scorsa è stato emozionante accogliere presso alcune delle nostre famiglie un gruppo di amici de L’Aquila, accompagnati dai loro educatori e dal loro parroco padre Candido Bafile.
I brevi giorni trascorsi non hanno voluto essere solo accoglienza a ragazzi che hanno visto perdere nel tragico evento persone a loro care, non era e non poteva essere solo questo, ci voleva qualcosa di più profondo per capire, comprendere, quasi somatizzare un dolore altrui per poi riuscire, e non è facile, a infondere Speranza e Futuro.
La prima esperienza si è ripetuta nel periodo natalizio, se pur breve come tempo ma tanto ricca nella ricerca del vero sentimento di amicizia che trova la sua massima espressione nel dare più che nel ricevere.
Ecco allora che esperienze amicali diverse portano a far riflettere sul senso della vita e sul destino che incombe inesorabile su ognuno di noi: l’uomo da solo si perde se non è sorretto dal nutrimento della Fede.
Venerdì 30 Aprile 2010, accompagnati da alcune famiglie e da don Cosimo ci siamo recati a L’Aquila per salutare i fantastici e indimenticabili amici della parrocchia S. Sisto e per visitare la città distrutta dal sisma del 6 Aprile 2009; vedere con i propri occhi è diverso dall’ascoltare il racconto di altri: ammassi di macerie, strade interrotte perché attraversate da profonde ferite il cui dolore ancora vivo si percepiva nell’aria.
Gli amici Aquilani, ricchi d’Amore e Speranza, ci hanno accolti con tanto calore da far disperdere le nubi come dopo una forte tempesta.
La forza nel credere porta a far guardare avanti dove all’orizzonte della vita vi è la Speranza della Fede Cristiana e l’Amore per il prossimo.
