Vieni e Seguimi
Ultimo numero:
Anno: VIII: 2012/2013
Numero: 36
del 23-03-2013
Visualizza articoli
Archivio giornalini
    Gruppi

Catechisti
Consiglio Pastorale
Coro e Musicisti
Decor Ecclesiae
Giovani
Giovanissimi
Gruppo famiglie
Ministranti
O.F.S.
Schola Cantorum
Scout FSE
Servizio Segreteria
Vincenziane

  Area corrente

Documenti
Notizie

    Cerca nel sito...


...e nel Compendio del Catechismo!
  Liturgia

    Login
Nome utente:

Password:

 

Articolo di giornalino

Il campo a Lanciano
Autore/i:

Arriva una notizia: si terrà a Lanciano un campo invernale dal 27 al 30 dicembre 2009. L’invito è pubblicato a caratteri cubitali sul sito della Parrocchia di San Sisto, il Parroco ne dà comunicazione durante la Messa domenicale, ne parlano i catechisti.

Ricevo una chiamata da Luca, un catechista, con la quale mi invita al campo invernale per adolescenti. Mi coglie alla sprovvista: non so cosa rispondere, mi dispiace dirgli subito di no, vado o non vado, mah, forse sarà interessante, conoscerò altri ragazzi, mi divertirò? Con chi mi metteranno in stanza, e se poi succede qualcosa, a chi mi rivolgerò?

Queste e tante altre domande mi vengono in mente e non so cosa decidere. Sempre la mia cronica e classica indecisione. Ma questa volta voglio provare e la mia risposta è sì.

Non so chi verrà e chi dirigerà il campo, ma decido di andare ugualmente.

Passano un po’ di giorni, mi sono quasi dimenticata del campo, arriva il giorno 27 dicembre ed è ora di partire. Preparo la borsa, il sacco a pelo, la ricarica del cellulare e si parte.

Arriviamo a Lanciano, il posto è bello, staremo nel convento delle Suore Francescane Missionarie di Gesù Bambino, è proprio nel centro di Lanciano, famosa per il Miracolo eucaristico, Sangue e Carne del muscolo cardiaco che risultano ancora in ottime condizioni nonostante siano passati secoli.

Alle quattro ci ritroviamo tutti insieme in una stanza del convento, non siamo solo aquilani, ci sono ragazzi di Pescara, di Chieti, un po’ di tutto l’Abruzzo, insomma è un vero campo “regionale”.

L’atmosfera cambia, veniamo tutti trasportati, quasi come magicamente, in una realtà "parallela" nella quale noi siamo sempre dei ragazzi che però sono arrivati in una città che non conoscono, nella quale vengono  gentilmente accolti da un’hostess e da due stuart che li accompagnano nei loro alloggi.

Dopo aver lasciato i bagagli, veniamo invitati a scendere nella sala polivalente per...

E lì la sorpresa: ad aspettarci  un famoso sultano arabo il quale ci propone di realizzare delle trasmissioni per la sua rete televisiva.

Noi abbiamo colto subito l’occasione al volo, incuriositi da questa  interessante attività.

Ci dividiamo in tre gruppi: ogni gruppo deve programmare una rete televisiva e decidere quali saranno le trasmissioni da mandare in onda.

Si comincia a lavorare.

Il mio gruppo si chiama SPAF, le iniziali dei componenti: Stefano, Pamela, Alessandro ed io; gli altri due L’Aquila Young e Telefutura. Alla fine ci siamo ritrovati tutti insieme per condividere e confrontarci sui lavori effettuati.

Ogni occasione è buona per prendersi in giro, per scherzare e per interpretare a modo proprio il lavoro degli altri gruppi.

Si parla principalmente dell’evento del Natale, come questa bella e strabiliante notizia è stata trasmessa dai mezzi di comunicazione, che invadono la nostra vita e si infiltrano in tutti i nostri spazi.

Ci dividiamo i compiti anche per la pulizia della cucina e per lavare i piatti. Tutti vorrebbero svignarsela, ma poi si fa tutto ben volentieri.

 

Questa nuova attività sembra ormai occupare la gran parte del nostro tempo, ma alterniamo ad essa anche momenti di preghiera, durante i quali riflettiamo sugli insegnamenti che Gesù dona ogni giorno alla nostra vita.

Ed ecco, arriva il  momento di presentare il primo lavoro del mio gruppo, una trasmissione sul tema del Natale appena trascorso;  Alessandro ed io rifiniamo le ultime battute, Pamela e Stefano riprovano le scene, insomma é tutto pronto, Luca ci dice di iniziare, va tutto bene fino a quando… capiamo che forse è troppo breve, improvvisiamo qualcosa… e terminiamo con un gran finale!

Siamo tutti contenti del risultato e consapevoli che il giorno dopo ci attende un’altra sfida, quindi andiamo a riposare.

La mattina seguente veniamo svegliati da allegri canti natalizi e da un oroscopo un po’ insolito che ci svela cosa ci hanno riservato gli astri.

La giornata prosegue con la visione di un film, con riflessioni sulle festività natalizie, con i nostri commenti sul film e molto altro ancora...

Nei momenti liberi approfittiamo per chiamare le famiglie, per divertirci e parlare delle nostre passioni.

I momenti che più mi hanno colpito del campo sono stati l’allestimento del presepe, da parte di alcuni animatori, e l’accensione, da parte di ognuno di noi, di un lumino ai lati dell’altare, a simboleggiare il nostro forte desiderio di chiedere e ringraziare Dio per qualcosa che ci stava particolarmente a cuore. Quella sera per me è stata davvero speciale!

Non bisogna dimenticare, tuttavia, la serata anni ‘70, nella quale abbiamo cantato, ballato, ricevuto i “Taugatti”, giocato a tombola e mangiato dell’ottima pizza.

In conclusione posso dire che, come prima esperienza di campo, valeva proprio la pena partecipare, perché ho avuto la possibilità di sperimentare una nuova forma di condivisione, che mi ha permesso, appunto, di mettere in comune quello che ho vissuto con tanti altri miei coetanei.

 

 

 

Francesca Dionisio

 


15-02-2010

Scarica il giornalino con l'articolo

Visualizza tutti gli articoli
 

Questo articolo è stato letto 1000 volte