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Anno: VIII: 2012/2013
Numero: 36
del 23-03-2013
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OMELIA del 31 dicembre

Gruppo: Generale

Te Deum Laudamus… Signore ti lodiamo.

Signore siamo qui ai tuoi piedi perrestituirti quet’anno che non vogliamo buttarci alle spalle…È come secalpestassimo con disprezzo il dono che ci hai fatto…

Potessimo essere come quel servopremuroso e attento che al ritorno del padrone restituisce ciò che haguadagnato con il profitto dovuto e forse insperato.

Saremo benedetti dal Padre delleMisericordie ‘il solo’ capace di raccogliere ciò che di buono c’è in ciascunodi noi! Si perché Lui è l’unico ad accoglierci senza quei ‘se’ e ‘però’ chespesso, dopo aver parlato bene di qualcuno, appiccichiamo alle sue spalle inmaniera indelebile.

Te Deum Laudamus… Signore ti lodiamo.

Ma parliamoci chiaro Signore….percosa dobbiamo lodarti e ringraziarti quando tutto intorno sembra spingerciinesorabilmente verso vie senza uscita e strade senza ritorno? Come potertidire ‘grazie’ se ci ha colpito una malattia, magari inesorabile da farcicontare i giorni che prima sapevamo essere un dono ricevuto proprio da Te?

Come poterti dire ‘grazie’ se sorellamorte – che sempre e comunque, nonostante sorella – ha visitato la nostrafamiglia strappandoci un affetto che pensavamo prezioso e insostituibile… Tuhai creato un ‘vuoto’ che difficilmente riusciremo a colmare…? Come potertidire ‘grazie’ se abbiamo perso il lavoro… quelle già fragili e incertesicurezze sembrano lasciare il posto ad una porta che immette nel buio doveogni passo viene percorso nell’inquetudine se non, addirittura, nelladisperazione?

Come possiamo dirti grazie se laterra continua a tremare sotto i nostri piedi e ad una manciata di chilometrici sono i nostri fratelli e amici che soffrono tutto ciò che noi abbiamosofferto. Ma insomma Signore fino a quando?

E poi Signore come dirti grazie peril terrorismo, le guerre, la fame, la fuga di milioni di fratelli che hannoperso tutto… e come posso ringraziarti Signore se il mio cuore è incapace della‘compassione…patire-con…???

Te DeumLaudamus… Signore ti lodiamo.

Si, avrei dovuto dire… ‘quest’annoqualcosa in me è cambiato, il mio cuore si è ammorbidito’ ma ahimè non ce lafaccio perché so che non è cosi…

Che cosa è andato storto, Signore, sei miei occhi si fermano alle apparenze, emozioni passeggere che nascono comel’erba al mattino e muoiono come l’erba che secca la sera’? …lasciando amarezzae solitudine?

Se dentro di me non si placa quellaribellione che impedisce la pace con mio fratello di sangue e di fede, se nonriesco ad abbattere quei muri spesso da me pensati, progettati e costruiti?Latua parola Signore non mi basta più… è un fiume in piena ed io con la capacitàdi un ruscello non riesco a contenere, quando so che non dev’esserne perduta neanche una briciola.  Forse, proprio in quella ‘briciola’ di parolac’è la risposta a tanti nostri interrogativi, la sana inquietudine di tantidubbi che non permettono che nulla sia scontato di ciò che è in noi. Si, unabriciola non un lauto banchetto; un granello di senape, non una querciaimponente, un vento leggero… quasi impercettibile e non un imponente uragano.Si perché è così che ami manifestarti Signore, con quella delicatezza ediscrezione, talvolta il silenzio la cui voce percepiscono e se ne accaparranoancora una volta quei semplici a cui – per tuo amore – tutto è dato…

Te Deum Laudamus… Signore ti lodiamo.

Si, Signore,… questa sera invece diringraziarti con aria dimessa, tipica di chi non accoglie ma subisce… si oSignore, ti abbiamo trattato un po’ male. Tu lo sai: fa parte dinoi…soprattutto di chi possiede l’inquietudine e la ricerca di risposte che solo tu, nel segreto del cuore sai donare.

Te Deum Laudamus… Signore ti lodiamo.

Per síngulosdies benedícimus te… ogni giorno ti benediciamo

E tibenediremo non solo con l’atteggiamento di chi pensa che ogni parola sia dettae ogni lotta superflua…Si, ti loderemo Signore, ma ’lotteremo‘ con te per avere

Forzaper portare le nostre croci. Speranza per i nostri crepuscoli interiori.

Spirito di ‘gratuità’ per cuisappiamo che tutto ciò che viene da te – anche quei doni che mai vorremmoricevere – anche se facciamo fatica a comprenderlo – tutto è frutto del tuoAmore.

Signore ti lodiamo. ogni giorno ti benediciamo

Potremmomai dirti il nostro grazie se il nostro cuore è in sobbuglio?

Suquesto Signore tu giochi la tua partita con noi, non ci molli, attendi lenostre lentezze, accogli e fai tuoi i nostri peccati… sempre pronto, non a farsparire le tante ferite che ognuno di noi possiede, ma a versare l’olio dellaconsolazione e della speranza e il vino della misericordia.

Signore ti lodiamo. ogni giorno ti benediciamo…

SiSignore ti benediremo e loderemo. Nei giorni lieti come in quelli oscuri

Nellesituazioni in cui è facile dirti ‘grazie‘ come in quelle dove sembra che tu cihai abbandonato e dimenticato. Nelle scelte importanti della nostra vita dovesempre e comunque la tua volontà sappiamo dovere accogliere con cuore aperto edisponibile  ti benediremo e loderemo…per tutti giorni che ci regalerai non solo per vivere la nostra vita, ma perscrivere nuove e luminose pagine di Salvezza.

 

In te, Dómine,sperávi: * non confúndar in ætérnum

Tu sei la nostra speranza, * nonsaremo delusi in eterno.

 

Amen.

01-01-2017



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