Scrive san Leone Magno che “chi vuole onorare veramente la passione del Signore” deve guardare con gli occhi del cuore Gesù Crocifisso. Questo sguardo dovrà essere più attento durante la settimana santa che è descritta dai Padri come “la settimana che —se vissuta bene— fa bene all’anima”. Essa, infatti, ci santifica e ci guarisce dai mali spirituali. In questo tempo siamo invitati a fare una pausa nell’affannosa corsa quotidiana della nostra vita —con le sue paure e i suoi bisogni— per meditare il mistero della morte e resurrezione di Gesù e per comprendere dove tende la nostra vita, e a che punto siamo nel nostro cammino di fede.
Al centro di questa settimana di preparazione alla domenica di Pasqua, giorno in cui tutta la Chiesa celebra il vero mistero della fede, cioè la vittoria di Cristo sulla morte, si trova il giovedì santo.
Leggiamo nei Vangeli che in questo giorno Gesù istituì l’Eucaristia e il sacerdozio cristiano, lavò i piedi agli apostoli per darci un esempio da seguire, poi recatosi con gli apostoli all’Orto degli Ulivi chiese loro: “Pregate per non entrare in tentazione” (Lc 22,40). Ma, poiché essi invece si addormentarono, Gesù si avvicinò loro di nuovo e disse: “Così non siete stati capaci di vegliare con me una sola ora?” (Mt 26,40).
Subito dopo nell’Orto degli Ulivi giunsero le guardie mandate dai capi dei sacerdoti e dagli anziani del popolo (Mt 26,47), guidate da Giuda, e arrestarono Gesù. Il giorno dopo il Sinedrio, con grande fretta decise di far morire Gesù e lo consegnò alle autorità romane che lo crocifissero sul Gòlgota.
Lungo i secoli la Chiesa, nel ricordo delle parole di Gesù agli apostoli, ha deciso di vegliare insieme in questa notte almeno un’ora con Gesù.
In questo giovedì santo 2012 nella nostra Parrocchia pregheremo davanti a Gesù Eucaristia a partire dalle ore 21:30
Invitiamo tutti a partecipare alla veglia in cui rivivremo e mediteremo gli ultimi avvenimenti della vita del Signore con riferimento alle sofferenze e alle parole pronunciate da Gesù sulla croce.
Gesù ci attende, venite, preghiamo insieme, evitiamo che Egli dica anche a noi, oggi, come ai suoi apostoli allora: “Così non siete stati capaci di vegliare con me una sola ora?” .
Vi aspettiamo!