Vieni e Seguimi
Ultimo numero:
Anno: VIII: 2012/2013
Numero: 36
del 23-03-2013
Visualizza articoli
Archivio giornalini
    Gruppi

Catechisti
Consiglio Pastorale
Coro e Musicisti
Decor Ecclesiae
Giovani
Giovanissimi
Gruppo famiglie
Ministranti
O.F.S.
Schola Cantorum
Scout FSE
Servizio Segreteria
Vincenziane

  Area corrente

Documenti
Notizie

    Cerca nel sito...


...e nel Compendio del Catechismo!
  Liturgia

    Login
Nome utente:

Password:

 

Articolo di giornalino

Maggio e Maria
Autore/i:
Padre Candido Bafile

 

Ci sono tanti modi per riflettere sul mese di maggio dedicato alla Vergine santissima. Ci può essere quello storico che, parlando dei Copti d’Egitto del V secolo, ci narra come si è giunti progressivamente a celebrare in tutto il mondo il mese di Maggio dedicato a Maria, a partire dal 1785; è questa la data in cui P. Muzzarelli diffuse il suo famoso libretto. Se ci volgiamo al più recente passato, più o meno prima dell’ultima guerra mondiale, siano in molti a ricordare che cosa era il mese di Maggio nelle parrocchie, nelle scuole, in tutti gli istituti. Qui i ricordi affollano alla mente. Senza sentimentalismi e senza idealizzare una realtà scomparsa, nelle campagne si può dire che la maggior parte delle famiglie si riunisce la sera per la recita del Rosario. Le parrocchie, gremite per l’occasione, offrivano ai sacerdoti la principale occasione annuale per una seria predicazione agli adulti. Piccoli e grandi si impegnavano in quegli ossequi a Maria, o “fioretti”, che dovevano essere immensamente cari alla Madre Celeste. Ma il ritmo della vita è cambiato; l’urbanesimo ha riempito la città, il televisore ha preso il posto della preghiera serale, una profonda crisi del culto mariano grava ancora su molti cristiani. Però il buon senso ci dice che è tempo di guardare avanti, senza inutile nostalgia. 1- Maria, anche attraverso le varie apparizioni, ci invita alla contemplazione, all’ascolto della parola di Dio: “Avvenga di me secondo la tua parola” (Lc. 1,38). Lo stesso tempo primaverile spinge ad osservare la bellezza del creato che ci circonda, a guardare al mondo con occhio di speranza. Ma le realtà più importanti e più profonde sono quelle dello spirito; sono le realtà imperiture quelle che contano davvero. E ad esse si giunge con la riflessione illuminata dallo Spirito. Ciò di cui abbiamo bisogno per poter riflettere è il silenzio; quel silenzio interiore che apre l’uomo all’ascolto della voce di Dio. «Ascoltare la voce del signore, nostro Dio»; è l’insistente richiamo biblico, di cui anche l’uomo di oggi ha urgente bisogno. 2- Maria ci invita alla preghiera. Certo la preghiera mariana privilegiata è il Rosario, che può essere recitato in tanti modi. L’importante è che il nostro amore si ponga in sintonia col Cuore di Dio per trasformare la nostra vita in un “sì a Dio”, come fu la vita di Maria. E la preghiera diventa sempre più una scoperta: la scoperta attraverso di esse non pieghiamo la volontà di Dio ai nostri piccoli desideri, ma uniformiamo la nostra volontà alla sua. Per cui, ben al di sopra delle cose da chiedere, nella preghiera diventa importante la santificazione del nome del Signore, l’estendersi del suo regno in noi, l’accoglienza di ciò che Lui vuole. Sono le premesse indispensabili per accorgerci come tutto ci viene da Dio e per offrire a Lui ogni attimo della nostra giornata. 3- Maria ci invita a gesti concreti di sacrificio, in ordine al dominio di noi stessi attraverso rinunce volontarie, e in ordine all’aiuto fraterno, con opere di carità. Lei che visse così fedele agli impegni quotidiani del suo tempo e così partecipe alle ansie e alle attese del suo popolo, non ci isola dal nostro mondo. Eppure ci invita ad andare contro certe correnti: l’egoismo della vita, le comodità senza privazioni, il frastuono degli avvenimenti quotidiani visti da spettatori e non da compartecipi. Ci scuote dalla nostra chiusura perché ci apriamo agli altri, perché ci sentiamo responsabili del mondo in cui viviamo e in cui dobbiamo comportarci da pellegrini «operiamo il bene finché c’è tempo; poi viene la notte…» (Gv 9,4); il richiamo evangelico è pressante. Maria ci invita ad accoglierlo con generosità, per condividere la sua stessa gioia: la vita orientata verso Gesù e interamente spesa al suo servizio.

 

Il Parroco

 


26-05-2011

Scarica il giornalino con l'articolo

Visualizza tutti gli articoli
 

Questo articolo è stato letto 1038 volte