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el cuore della Chiesa deve sempre ardere la fiamma missionaria, che spinge incessantemente a portare il primo annuncio del Vangelo e, dove è necessario, ad una nuova evangelizzazione: è Cristo, in effetti, il bene più prezioso che gli uomini e le donne di ogni tempo e di ogni luogo hanno il diritto di conoscere e di amare. Ed è incoraggiante vedere come movimenti ecclesiali, dedicano con gioia la loro vita a questo supremo ideale: annunciare e testimoniare il VANGELO. E noi vogliamo unirci a questo stuolo di apostoli e partecipare alla loro gioia. Nel cuore della Chiesa deve sempre ardere la fiamma missionaria, che spinge i Cristiani a partecipare ai fratelli la gioia che deriva dalla conoscenza e dalla sequela di Gesù Cristo. La «missione» è stata sempre, nella storia, una caratteristica che ha identificato la Chiesa come comunità di Gesù Cristo, inviata al mondo per farlo conoscere e amare. È lo stesso Gesù che rivela a tutti e ciascuno: “va’ anche tu a lavorare nella mia vigna” (Mt 20,1-2) e ancora: «andate e annunziate il vangelo ad ogni creatura». Sentiamo queste parole rivolte, in questo mese di ottobre, mese missionario, a ciascuno in modo personale, anche se il Signore non ci ha chiamati ad essere missionari in terre lontane, ma ci chiama ad accendere il fuoco dell’amore di Dio e ad essere nella realtà giornaliera della nostra famiglia, della nostra parrocchia, del nostro lavoro luce di Cristo che illumina le tenebre del mondo. Testimoniare Cristo, manifestare con gioia la fede in Cristo è già azione missionaria che pone interrogativi ai non credenti, ai “lontani”. Se poi, oltre la testimonianza si aggiunge anche la “Parola”, l’invito, il consiglio, l’azione missionaria diventa completa. Non bisogna aver paura, è il Signore che lo vuole, è Lui che ci chiama, è Lui che sa donare gioia profonda a chi risponde con coraggio.